C’è qualcosa di magico nell’essere papà. Un po’ come un supereroe, ma senza mantello (ok, forse solo nei sogni), capace di risolvere ogni problema con un sorriso e un abbraccio. Ma i papà, oggi, non sono più come una volta… o forse sì, ma in un altro modo. I papà di oggi sono quelli che magari non ci sono più fisicamente accanto, ma che continuano a far sentire la loro presenza in mille modi diversi.
Parliamo di tutti i papà, quelli naturali e non, quelli che ci hanno dato la vita e quelli che ci hanno insegnato a viverla. Perché sì, essere papà non significa solo “biologico”. I papà sono quelli che si fanno sentire con un consiglio al momento giusto, un messaggio inaspettato, o anche con un “come stai?” che, nel suo silenzio, sa dire tutto. Sono quelli che non ti abbandonano mai, anche quando fisicamente sembrano lontani.
E poi c'è la bellezza di quei papà che, pur non essendo più tra noi, ci lasciano un'impronta che va ben oltre il tempo e lo spazio. Quei papà che si vedono nei piccoli gesti quotidiani: nel modo in cui sorridi quando racconti una storia che ti ricordano, o in quella risata che è uguale alla loro. Perché se c'è una cosa che i papà ci insegnano, è che non importa quanto lontano si vada, la loro essenza resta sempre accanto a noi, invisibile ma presente.
Anche i papà che non sono biologicamente nostri, quelli che si sono fatti sentire con il cuore, sono parte di questo grande gruppo. A volte, si trovano nelle figure di amici, zii, nonni, o semplicemente in quelle persone che sono state un punto di riferimento, un sostegno, un angolo di conforto nei momenti di bisogno. Papà è chi ti fa sentire protetto, chi ti sostiene, chi ti fa ridere quando tutto sembra andare storto. E non c'è bisogno di un legame di sangue per questo.
In fondo, i papà sono un po’ come i sogni: se anche non li vedi, ti accompagnano sempre. E mentre ci insegnano a camminare con le nostre gambe, ci ricordano, in ogni angolo del cuore, che non siamo mai soli.
Quindi, oggi, alziamo un bicchiere a tutti i papà: quelli che ci sono, quelli che ci sono stati, e quelli che continuano a esserci anche se, fisicamente, non li vediamo più. Perché in ogni gesto, in ogni sorriso, sono sempre lì, a vegliare su di noi.